Ciao, mi presento: sono Serena vivo in un paesino della campagna pisana con Lola e Pedro, i miei splendidi cani, e Francesco, mio marito. La cucina è il mio regno, lo yoga la mia filosofia di vita, la cura e il rispetto per la madre terra la mia missione quotidiana.
Se dovessi definirmi direi che sono una sognatrice con i piedi nella terra, idealista e in continua evoluzione e rivoluzione.
La mia passione per la cucina arriva da lontano, dalle giornate trascorse con nonno Michele, napoletano verace, e nonna Marisa, toscana.
Con loro passavo ore ed ore tra mercati e fornelli, a pulire chili e chili di verdure fresche. Il loro amore per la famiglia si esprimeva al massimo a tavola.
Ho sempre cucinato per me e per gli altri con grande amore e passione, cercando una mia strada e un mio approccio al cibo.
Ho lavorato 10 anni nel campo della comunicazione e degli eventi, con particolare interesse per l’ambito enogastronomico e grazie al mio lavoro ho avuto l’opportunità di incontrare e seguire progetti legati alla ruralità e allo sviluppo di pratiche innovative in campo agroalimentare.
Poi l’epifania: l’incontro con la cucina macrobiotica.
E’ stato l’inizio di un lungo e bellissimo percorso di studio e ricerca e che mi ha fatto scoprire cose nuove di me stessa e che ha cambiato radicalmente la mia vita.
Un percorso di crescita, studio e conoscenza al quale ho aggiunto un’importante tassello conseguendo il diploma presso la migliore scuola di cucina vegetariana in Italia, Joia Academy, fondata dal maestro Pietro Leemann, primo ed unico chef in Europa ad avere la stella Michelin come ristorante Vegetariano.
Sono Francesco, sono cresciuto in Calabria su una collina a picco sul mare, tra libri, writing, suonando e ascoltando tantissima musica.
Vengo da una famiglia di contadini da generazioni, grazie alla quale ho avuto la fortuna di partecipare a tutte le attività del mondo agricolo.
La fattoria dei miei nonni era, come usava un tempo, autosufficiente. Ricordo con gioia ed emozione l’immagine di nonno Natale alla guida dell’aratro trainato dalle mucche, l’adrenalinica attesa della trebbia che si spostava nella notte tra i poderi dei vicini prima di entrare nel nostro.
Sento ancora il calore del forno a legna che cuoceva il pane impastato dalle grandi e sapienti mani di nonna Annunziata e sorrido pensando alle ore trascorse con lei al pascolo delle capre ammirando i salti e le evoluzioni dei capretti, la mungitura e il vapore che appannava le mie lenti mentre si preparavano i formaggi.
Ricordo il sapore del cavolo mangiato dalla pianta, la raccolta delle olive, i lavori nella vigna, la vendemmia, l’ebbrezza che solo il mosto ti può dare e il sapore del primo bicchiere di vino.
La vita e gli studi però mi hanno portato lontano da questa dimensione e, appassionato dei diritti dei più deboli, dopo la laurea in Giurisprudenza ho collaborato per qualche anno con uno studio legale.
Nel giro di pochi anni mi sono però reso conto che quella vita non mi faceva stare bene. Poi ho incontrato Serena, che mi ha aiutato a vedere le cose da un’altra prospettiva. Ho deciso così di capire cosa mi rendesse davvero felice e l’ho scoperto: lavorare a contatto con la natura, la più debole e sfruttata. Mano nelle mano abbiamo iniziato questo cammino fatto di rispetto della natura e dei suoi ritmi, di lavoro nella terra, di sapori e di tradizioni.
Ho avviato così il mio percorso formativo in agricoltura e nel 2019, partecipando ad un corso organizzato dalla Coldiretti di Pisa e Livorno, ho ottenuto la certificazione delle competenze UC 876 – Potatura da parte della Regione Toscana.